giovedì 1 maggio 2014

VIAGGIO NELLA STORIA DELL'HAMMAN...storia di piccoli riti di bellezza...



L'Hammam è molto di più che un luogo, è una dimensione di un mondo molto lontano e inimmaginabile. Il caldo e l'umido fermano il tempo e rallentano gesti e pensieri, l'acqua scorre discreta fra le chiacchiere mentre le velate nudità cancellano i pudori, tutto ruota intorno alla salute e alla purificazione di corpo e spirito, alle chiacchere, all'ozio.
 Il fascino del bagno turco ha origini antichissime: basti pensare che troviamo un esplicito riferimento a questa pratica all'interno della raccolta di novelle, di varia provenienza, costituita a partire dal X secolo e' nota come Le mille e una notte. La bella Sherazade (Sharāzād), principessa di grande fantasia, era solita trascorrere le notti raccontando favole e coinvolgenti storie di intrighi passionali al sultano insonne. E sono proprio le sue parole a precisare al re indiano incapace di trovare il sonno che "Una città non è completa se non ha il suo hammam".
 Il bagno turco islamico deriva direttamente da quello latino e greco. All'inizio erano bagni freddi, e solo gli uomini erano autorizzati a farne uso. Fu solo quando il profeta Maometto apprese che l'acqua calda (la parola "hammam" significa "diffusore di calore"), poteva promuovere la fertilità che il bagno turco riscaldato fu inaugurato e il suo uso consentito alle donne. Esso divenne ben presto una parte importante della vita musulmana. Ben presto per le donne divenne un vero e proprio luogo di socializzazione, di incontri e confidenze, visto che loro nn potevano uscire di casa per altri motivi. Gli hammam erano per lo più piccoli, chiusi e debolmente illuminati volti ad ispirare pietà e riflessione.

 




Ma perche' l'hammam orientale accende la fantasia riportandoci alla principessa Sherazade protagonista dalle MILLE E UNA NOTTE??
Tengo a precisare che gli hammam piu'antichi sono quelli dei califfi Camayadd, che sorgono vicino al Mar Morto. Essendo questi ultimi nomadi, si trattava di hammam esterni alle citta' quindi lontani da occhi indiscreti, per cui certi riti assumevano dei veri e propri incontri di piacere corporale. Nell'hammam, termine che significa "fonte di calore", il corpo e lo spirito vengono avvolti da un tiepido calore e da una luce soffusa. Non è una semplice pulizia del corpo ma una vera e propria festa dei sensi: calore, umidità, schiuma e profumi creano un'opera d'arte complessa al servizio del benessere. Il rito dell'hammam è un vero e proprio percorso attraverso più tappe che prevedono il passaggio da stanze più fredde a quelle più calde, con diverse temperature e concentrazioni di vapore, con massaggi e utilizzo di saponi e olii profumati.
 Il rito dell' hammam un vero e proprio percorso attraverso più tappe che prevedono il passaggio da stanze più fredde a quelle più calde, con diverse temperature e concentrazioni di vapore. Come avviene il rito dell'hammam? Come prima cosa, dopo la doccia ed essersi applicati il sapone nero, si entra nel tiepidarium, una sala con una temperatura tra i 30 e i 35 °C, leggermente umida, nella quale ci si inizia ad acclimatare. Segue il caldarium, una stanza con temperatura pari a 50 °C e satura di vapore con un'umidità tra il 95 ed il 100%.
 Dopo il bagno di vapore è consigliabile un peeling con il Kassa, guanto ruvido per asportare le cellule morte, che purificando la pelle e permettendo di liberare i pori, rende più efficace l'azione delle creme applicate a fine trattamento. Il percorso termina con l'ingresso nel frigidarium, una vasca tiepida di 28-30 °C, che, dopo la vasodilatazione indotta dal caldarium, induce asocostrizione, migliorando la circolazione ed apportando un immediato senso di rilassamento. Associato a massaggi con oli essenziali o olio di argan, il bagno turco rappresenta un momento di relax e di vero benessere.


 




I preziosi prodotti dell'hammam.

 -L’olio di Argan
L’Oro del deserto, tanto raro quanto prezioso, questo olio si ricava dalle mandorle delle bacche dell’argania spinosa, detta anche l’albero della vita, una pianta millenaria che cresce ai confini del Sahara, nel sud del Marocco.
 Pensate che per produrre un chilo di olio sono necessari 100 chili di mandorle e molto lavoro.
 Da più di mille anni l’olio di argan è usato dalle donne berbere per proteggere la pelle dai raggi del sole, per nutrirla e rinforzarla. In Marocco è utilizzato anche contro reumatismi, bruciature superficiali, acne ed eczemi, appunto per le sue straordinarie proprietà idratanti, nutrienti, antietà, protettive e cicatrizzanti.

 




-Il sapone nero
(in arabo Sapone Beldi) è una pasta scura e compatta a base di olive nere e sali minerali, ricavata dalla saponificazione dell’olio di oliva e dell’idrossido di potassio. Questo sapone purifica la pelle grazie alla sua azione esfoliante, la ossigena e la nutre. Ha anche azione stimolante della circolazione sanguigna e linfatica. Adatto anche alle pelli più sensibili.
 Un consiglio:aggiungete un olio essenziale al sapone nero, per renderne il profumo più gradevole e potenziarne i benefici. L’Olio di Eucalyptus amplifica il senso di rilassamento; l’artemisia è la profumazione più popolare in Marocco; l’olio ai fiori di arancio è la fragranza che incontra il gusto di tutti.


 




-Il Rhassoul
è un'argilla minerale estratta dalle montagne dell'Atlante marocchino che, unita all’acqua, diventa una pasta morbida da spalmare su viso, mani, piedi e capelli. Per la sua composizione chimica ha forti proprietà detergenti e disintossicanti per la pelle: assorbe infatti le impurità, che si eliminano con semplice risciacquo dopo una decina di minuti di posa. Ideale anche per le pelli più fragili.


 



-Le acque profumate
hanno proprietà tonificanti, astringenti, idratanti e lenitive. Sono ideali come tonico, quindi adatte a fine trattamento per chiudere i pori e donare freschezza alla pelle.

Per quanto riguarda i prodotti usati nell'hammam spero di poterli recuperare per poterne scoprire la loro validità. Uno di questi lo sto già utilizzando quindi fra qualke giorno ve ne parlerò.
Oggi purtroppo non tutti possono permettersi dei soggiorni negli hammam moderni, perche' al contrario di quelli antichi costano tantissimo, i centri benessere sono dei veri e proprio posti di lusso, per cui ecco alcune piccole indicazioni per poter fare da soli un piccolo rito hammam.

Prendetevi un po' di tempo per voi
Procuratevi: Sapone nero - guanto Kessa - Olio corpo all’Argan

• Il primo trattamento è il bagno di vapore: apre i pori, favorisce l'eliminazione delle tossine, rilassa i muscoli. Visto che pochi si possono permettere un bagno turco in casa, l’alternativa consiste in un bagno o una doccia ben caldi.
• A pelle umida, si passa all'applicazione del sapone nero (in arabo sapone beldi): è un sapone morbido esfoliante, completamente naturale e molto ricco di vitamina E, a base di olio di olive nere. Il sapone nero pulisce la pelle in profondità, la ossigena, attiva la circolazione sanguigna e linfatica, rimuovendo le moltissime cellule cheratinizzate morte dello strato corneo dell'epidermide.
• Si lascia agire il sapone nero per qualche minuto e poi lo si asporta con il guanto kessa, massaggiando energicamente o delicatamente, a seconda dei gusti.
 • Si risciacqua quindi il corpo con abbondante acqua tiepida.
 • Ora la pelle, morbidissima e levigata,
è pronta a ricevere il trattamento successivo: il massaggio a base di olio d’Argan dalle proprietà rilassanti, nutrienti e soprattutto antietà.


 

guanto Kessa

domenica 27 aprile 2014

LA MAGIA DEL KOHL



Osservare immagini come questa mi incanta sempre...c'è un fascino estremo in questo tipo di makeup concentrato tutto sulla zona occhi e dal colore nero o colori molto scuri. Questo tipo di sguarda ha quel-certo-nn-so-ke che lo rende profondo, estremamente affascinante e sensuale, di una femminilità sconvolgente... Il trucco orientale secondo me non ha uguali :D
Il nero usato per il trucco orientale è il kohl/kajal,ha la capacità di delineare il contorno degli occhi, modificandone o valorizzandone la forma. In base alle zone in cui viene utilizato i 2 termini sono sinonimi. La differenza sta nella consistenza. Il kohl, tipico dei paesi arabi, è in polvere. Il kajal invece,solo di colore nero, tipico dell'India, è in pasta e si applica con l'aiuto di un bastoncino di vetro. Il kohl è composto principalmente da galena, malachite, antimonio e grasso animale.




Dell'utilizzo del kohl abbiamo notizie che risalgono all'età del bronzo (dal 3500 a.C. in poi). Veniva usato indistintamente da uomini e donne, come protezione contro le malattie degli occhi, una specie di disinfettante, inoltre fornendo protezione alle palpebre durante le ore più calde dalle giornata dai raggi del sole. E ancora le madri applicavano la matita ai propri figli subito dopo la nascita, per proteggerli dalla cattiva sorte.




Oggi giorno il kohl si trova facilmente sottoforma di matita. Può essere applicata sulla palpebra inferiore, su quella superiore o all'interno, per cui è molto morbida.
Devo dire ke fino a qualke tempo fa il colore nero sugli occhi non mi entusiasmava tanto, adesso invece lo adoro, che sia ombretto o matita. Il nero è eleganza, sicurezza e sensualità... La matita nera è quasi sempre presente nel mio trucco occhi è deve essere intensa!!!!!

Ho provato parecchie matite nere e fino adesso le migliori sono decisamente queste, come pigmentazione per cui intensità e come durata.

 - la LONG LASTING ESSENCE

                                                                   



- la nuova ESSENCE GEL



- la BLACK EYELINER WATERPROFF LAYLA                                                                                



    
 

- la AVON KOHL EYELINER                                                                                                              




  - la AVON GEL KOHL EYELINER





 
                                                                                                           
          

 Curiosità :) recentemente grazie ad un film molto famoso, è stata lanciata sul mercato una matita indirizzata specificatamente agli uomini, chiamata GUYLINER (letteralmente eyeliner per uomo), ed ispirata al trucco del personaggio di Jack Sparrow nella saga I pirati dei Caraibi...
anche se già parecchi anni fa il cinema usava già il kohl su un uomo, su un attore che tra l'altro è indiano :D guardate....



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